Artist Spotlight: Antonio De Signoribus

antonio-de-signoribus_269291Abbiamo finito? No, direi di no. C’è rimasto da menzionare l’ultimo grande ospite del Marano Fantasy Fest, ma è un ospite un po particolare. Non terrà conferenze (anche se sarà presente) e con lui non abbiamo programmato nessun incontro pubblico ufficiale, eppure speriamo che ci regali un po del suo tempo per fare 2 chiacchiere.
E’ un ospite particolare dicevamo, principalmente perché più che farlo parlare lo leggeremo.
Si tratta di Antonio De Signoribus.
Giornalista, professore, scrittore, antropologo, Antonio si occupa da sempre di fiabe, racconti e miti. In special modo di quelli legati alla sua terra natia, che poi è la nostra.
Appreso del festival si è dimostrato subito entusiasta dell’idea e più che disposto alla collaborazione.
E lui e il suo lavoro erano esattamente quello che andavamo cercando, la quadratura del cerchio in qualche modo.
Abbiamo sempre detto che il Festival voleva da una parte contribuire a al riacquisto della dignità letteraria del genere fantastico, dall’altro instaurare un rapporto stretto, un ponte,  fra la letteratura fantastica del 900, prevalentemente nord europea, e la tradizione locale. Due tradizioni, due narrazioni, due esperienze che s’incontrano. Ecco, una sponda di quel ponte ce la offre Antonio con le sue “Fiabe Marchigiane”
La favola è letteratura fantastica per antonomasia. E in fondo, a qualsiasi latitudine e in qualsiasi epoca, la favola, il fantastico, non sono semplicemente evasione ma in primis conoscenza. Della vita, delle avversità e della maniera per superarle e soprattutto dell’animo umano. Ecco allora che fra i protagonisti delle fiabe di De Signoribus e gli abitanti di Narnia di Lewis (ma potrei dire pure fra gli eroi omerici o danteschi) non c’è poi questa gran differenza. Sono spesso archetipi che affrontano le umane traversie, incarnano i difetti, i pregi, la bontà, l’egoismo tipici di ogni uomo e donna. I personaggi delle fiabe e delle leggende sono i cuprensi di oggi, come gli inglesi di 100 anni fa. Siamo noi.
Ed ecco perchè come Marano Fantasy Fest abbiamo fortemente voluto  questo legame, fra la nostra tradizione favolistica e mitologica (che pensare rivolta solo all’infanzia è decisamente riduttivo) che De Signoribus ha mirabilmente raccolto, e il fantasy moderno creato da Tolkien e Lewis.
E’ importante inoltre sottolineare che non si tratterà di “noiose letture” o dibattiti accademici, ma di letture animate che verranno interpretate da due magnifici attori come Carla Civardi e Salvo Lo Presti (che per prepararsi a questo appuntamento hanno davvero lavorato sodo). Che, a sottolineare questo legame, alterneranno proprio i testi di Lewis e di de Signoribus, con una lettura finale, la domenica sera, proprio dello scrittore cuprense. Perché o le storie vivono o altrimenti non servono a nulla.
In fondo, lo scopo dichiarato di Tolkien, non era dare all’Inghilterra una sua mitologia?
Beh noi ne abbiamo già più di una, si tratta di riscoprirla, curarla, arricchirla. Tolkien, Lewis, e De Signoribus sono qui per darci una mano 🙂

BIO:
Antonio De Signoribus è nato e vive a Cupra Marittima, nelle Marche. E’giornalista, scrittore e antropologo. E’studioso di letterature primitive. Anche in chiave psicanalitica e filosofica. Con risultati davvero molto interessanti. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: “Fiabe e Leggende delle Marche- Alla scoperta di un mondo misterioso e sommerso dove passato e presente si fondono fino a diventare una cosa sola” (Newton Compton Editori,con prefazione di Sanzio Balducci, Ordinario di Dialettologia Italiana, Università di Urbino); “La meraviglia del borgo”(ISSP editore, con prefazione dello storico Franco Cardini, Università di Firenze); “Segreti e storie popolari delle marche. Luoghi misteriosi,personaggi leggendari, creature enigmatiche,miti e leggende di una regione tutta da scoprire”(Newton Compton Editori, con prefazione di Marcello Verdenelli,Ordinario di Lingua letteraria e Linguaggi settoriali, Università di Macerata). “Aspetti dell’alimentazione picena tra ‘800 e ‘900“ (In Proposte e Ricerche, Università di Urbino); “La fiaba popolare marchigiana” (In Antiqua, Rivista nazionale dell’Archeclub d’Italia); “La contesa de la ‘nzegna a Falerone” (In Piceno, Periodico del Centro studi storici ed etnografici del Piceno); “Nelle perle di vetro della fiaba si riflette l’universo” (In Atti del Convegno di Studi-Immagini della Memoria Storica, Montalto Marche); “Il tempo magico della fiaba e qualcos’altro” (in Il tempo nella vita di coppia); “L’anello forte della fiaba” (in Comunicare sorgente di vita); “Due o tre cose sulla fiaba popolare” (in Tradizioni popolari); “Il paese della festa” (In Guida della Provincia di Ascoli Piceno);“Con occhi promettenti” (Politecnico Periferia); ”Prefazione dal titolo “Riflessioni in margine ad una ricerca” (in Luciano Bruni “Cupra Marittima e il suo territorio negli anni della Grande Guerra”); ” Giovanni e la trave” (in Favolà, fiabe per tutte le età scritte e illustrate da autori Piceno); ” Racconto per Giulia” (in Racconti con gusto, stuzzicanti assaggi di storie e sapori, i luoghi della scrittura, collana scrivere insieme). Non sono passati inosservati, poi, i saggi e gli articoli pubblicati su giornali e riviste marchigiane e nazionali:“A proposito di Fonti Orali”, “La Befana e il camino”, “Un sospiro lungo dieci milioni di conchiglie”, “Sant’Antonio Abate, tra religione e tradizione”, “Alla scoperta del museo malacologico di Cupra Marittima”,”Il monumento di Paolo Annibali per ricordare tutti i caduti del mare”, “La poesia pittorica di Edoardo Spina”, eccetera. Ha, poi, curato: “Il Piceno nelle tradizioni e nella prima letteratura” di Luigi Mannocchi; “Storie Minime”; “Dieci anni di presenza recitata”;“Venti anni di presenza recitata”; “Questa primavera”. Ha collaborato ai volumi: “Per una storia di San Benedetto del Tronto” e “Ricordi di villeggiatura: cento anni di bagni sulla Riviera adriatica, 1860-1960”. Per questa sua intensa attività di studioso ha avuto riconoscimenti e premi, nazionali e internazionali. Ultimamente, un suo racconto dal titolo “Giovannino e il mare” si è imposto in vari concorsi, ed è uscito anche  nella prestigiosa cartella de “La Luna” di Fermo (Arti Grafiche Fioroni) con incisione di Alfredo Pirri; sempre per la “Luna” è uscita la fiaba “Giovanni e la principessa triste”. I racconti “Stradivari”,“Giovanni e il malocchio” e “Un ometto vestito di nero”(con quest’ultimo ha vinto il Premio Varano), sono, invece, usciti (in Personaggi di Ancona e delle Marche, a cura di Fabio M. Serpilli, Varano 2009, 2010, 2012). E’,infine, giornalista de “Il Messaggero” di Roma,  direttore responsabile delle rivista internazionale di Letteratura ed Arte “Istmi”,conferenziere e docente di Filosofia nel Liceo Scientifico di San Benedetto del Tronto.

Per conoscere meglio Antonio De Signoribus visitate il sito sito ufficiale

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